Premio Cramum: Lorenzo Guzzini si aggiudica l’undicesima edizione




Il Premio Cramum si apre all’arte di ogni età. Ecco i 10 finalisti dell’edizione che valorizza la maturità artistica
Cramum e Listone Giordano annunciano il vincitore dell’11ª edizione del Premio Cramum: Lorenzo Guzzini con l’opera Tempo lineare e tempo ciclico, un campanile contemporaneo alto cinque metri. Menzioni speciali a Livia Paola Di Chiara e Marco Paghera.
I finalisti, selezionati dal Direttore del Premio – Sabino Maria Frassà – insieme al Presidente della Giuria – Andrea Margaritelli, sono stati:
Alfredo Vanotti (1978) – Architetto, in collaborazione con Fabio Sciuchetti
Luca Antonio Bonifacio (1968) – Architetto e artista
BohoB (Marialaura Calogero 1991, Matteo Pennisi, Graziano Testa) – Architetti
Margherita Burcini (1984) – Scenografa e designer
Livia Paola Di Chiara (1981) – Artista
Lorenzo Guzzini (1983) – Architetto e artista
Marco Nones (1966) – Artista
Marco Paghera (1980) – Artista
Andrea Papi (1985) – Designer
Giulio Rosi (1990) – Architetto e designer

Il tema del Premio Cramum 2025. Il valore della maturità artistica
“Con questa edizione del Premio Cramum, coraggiosa e necessaria, abbiamo cercato di anticipare i tempi e di promuovere un’arte che non sia vittima del proprio tempo, ma che sia in grado di contribuire a plasmarlo” spiega a riguardo Frassà “Insieme ad Andrea Margaritelli e a Listone Giordano, siamo andati alla ricerca di nuovi occhi: consapevoli, capaci di vedere oltre l’apparenza. E quei nuovi occhi non sono legati all’età anagrafica: ci siamo volutamente allontanati dal luogo comune che associa il talento alla giovinezza e la saggezza alla vecchiaia. La maturità che abbiamo cercato è ben altro: è la capacità di sintetizzare la complessità del vivere contemporaneo”.
Il bando di concorso ha visto un’ampia partecipazione, e la giuria, presieduta da Andrea Margaritelli (con lui Tiziana D’Acchille, Direttrice Accademia di Belle Arti di Perugia, gli artisti Franco Mazzucchelli, Fulvio Morella e Carla Tolomeo, Marco Tortoioli Ricci, Presidente AIAP, e Luca Zevi, Vicepresidente IN/ARCH), ha selezionato dieci proposte accomunate da una visione del mondo non convenzionale: “Come la terra che ci ispira, anche l’arte – così come l’architettura e il design – deve saper accogliere il cambiamento, non temerlo. Solo ciò che cresce lentamente, sedimenta senso e identità, può rivelare nel tempo la propria autenticità e il proprio valore più duraturo”.

Il tema del Premio Cramum 2025. Il valore della maturità artistica
A vincere è stato Lorenzo Guzzini, architetto e artista nato a Recanati nel 1983, con il progetto Tempo lineare e tempo ciclico, selezionata tra dieci finalisti provenienti da diversi ambiti della creatività contemporanea (architetti, artisti, designer, scenografi).
Guzzini è stato scelto per aver interpretato con coerenza e forza poetica Il Tempo della Terra attraverso un campanile contemporaneo alto cinque metri, concepito come scultura site-specific, che sarà installata in modo permanente nel parco della Cantina Terre Margaritelli, in Umbria.
Lorenzo Guzzini ha ricevuto anche l’iconico cubo “cramum”, simbolo del premio sin dalla sua istituzione nel 2012: disegnato dall’architetto Antonio Frassà, è stato realizzato per questa edizione dall’artigiano Mario Rossi di Artigian Mobili in pregiata essenza di Ciliegio Europeo.